Una poesia
Una...
Vuole una pagina bianca come il nulla
Ti chiama con suoni bisbiglianti
Da punti diversi d’una immensa sfera iridescente
Tu esisti e nasci ogni volta che ti chiama dal suo deserto caldo
Relazione divina medianica con terre rare
ed oggetti non ancora creati
come una mano desiderata e mai potuta sfiorare
nei polmoni brucia un ossido nerastro
sangue che era rosso e anche tu vuoi emergere e sbocciare
gemma verde di foglie spesse lisce
dalla mente utero sposta pareti nemiche sofferenti
non sa nulla della sua forma e del suo significato
gli altri semplicemente assistono sorridono
non l’ assaggeranno mai serve solo a se stessa e a te
Vuole una pagina bianca come il nulla
Ti chiama con suoni bisbiglianti
Da punti diversi d’una immensa sfera iridescente
Tu esisti e nasci ogni volta che ti chiama dal suo deserto caldo
Relazione divina medianica con terre rare
ed oggetti non ancora creati
Un odore sottile come un gas leggero
Non rispondere ogni volta ti fa soffrire come una mano desiderata e mai potuta sfiorare
nei polmoni brucia un ossido nerastro
sangue che era rosso e anche tu vuoi emergere e sbocciare
gemma verde di foglie spesse lisce
come gote adolescenti
spinge e pressa ora lieve ora violenta
pulsa e ancora spinge dalla mente utero sposta pareti nemiche sofferenti
non sa nulla della sua forma e del suo significato
gli altri semplicemente assistono sorridono
non l’ assaggeranno mai serve solo a se stessa e a te
eccola... innocente insignificante
vestita delle parole che ne ricoprono
la strana sghemba superficie
a mosaico senza riferimenti
se non il linguaggio del contesto
bella da piangere e sparire
onda di pensiero nel mare dei pensieri di tutti
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